Riflettendo sul concetto di maschio alfa, c’è una cosa che mi sono chiesto immediatamente: esiste un vero maschio alfa? Cioè, esistono delle caratteristiche universali che un maschio alfa deve avere, oppure queste mutano nel tempo e nello spazio?
Come sempre la verità sta nel mezzo, perciò risponderei: entrambi. Il pensiero comune ci mostra il maschio alfa come un uomo muscoloso, dalla mascella forte si direbbe, espressione di sicurezza e protezione nei confronti del partner… ma non siamo più animali da giungla e ritengo ci siano pericoli ben peggiori della violenza fisica da affrontare nel mondo contemporaneo.
Seppur vivo nelle forme di archetipo, il maschio macho è stato sostituito dal maschio pubblico. La preoccupazione, oggi, non è sopravvivere, ma vivere una vita dignitosa in un ambiente sociale difficile e competitivo. Cerchiamo di comprendere, allora, come i due concetti di maschio macho e maschio pubblico (natura e cultura) convivano tra loro.
I concetti relativi di bello
Negli anni della grande depressione in America, quando lo schiavismo relegava i giovani di colore al lavoro forzato nei campi di cotone, nel resto d’Europa il lavoro agricolo era affidato interamente alle mani autoctone dei contadini bianchi. Il sole del sud bruciava le pelli e distingueva nobili e contadini. Non che un contadino non possa essere ricco, come ci ricorda Balzac in Eugene Grandet, ma non rientrava comunque nella categoria di nobile. I veri nobili invece, i maschi alfa del tempo, avevano pelli bianche e delicate, non soggette alla fatica e alle intemperie della natura.
Oggi non è più così. La pelle chiara non è più sintomo di bellezza e prestigio (come dimostrano le file nei centri estetici per una tintarella di lampada); forse perché oggi il ceto benestante deve potersi permettere una vacanza ogni tanto, magari al mare, per tornare abbronzati, a dimostrazione delle potenzialità economiche.
Vedete, allora, come sono fragili i nostri giudizi di bellezza? Questo a dimostrazione che l’immagine di maschio macho ha già da secoli lasciato il posto a quella di maschio di successo.
Il maschio alfa oggi
Perciò, insomma, chi è il maschio alfa oggi? Abbiamo parlato prima di archetipo e credo a ragione; la figura del maschio muscoloso credo dominerà sempre i giudizi delle donne (per quanto aspirino ad essere evolute e non lasciarsi abbindolare da stupidi orpelli o addominali): un maschio muscoloso, virile, protettivo e presente è senza dubbio quello che l’istinto animale ritiene essere più vantaggioso. Ma come sopra accennato, abbiamo abbandonato da qualche tempo le scomodità della giungla per addentrarci nella competitività sociale. E allora come sopravvivere in questa masnada di persone?
Il concetto di bello, come abbiamo visto, può essere mutevole; tuttavia la nozione di successo mantiene maggiori costanti nella storia: un uomo di successo è colui che svolge un ruolo primario nel benessere della società (che perciò lo eleva a leader) e che ottiene per questo privilegi economici e pubblici rispetto alla maggioranza.
Ecco affiorare allora una definizione idonea di maschio alfa per la nostra specie. Non un gorilla prepotente, ma un uomo socialmente utile. Infondo gli uomini sono questo, animali sociali; singolarmente non particolarmente prestanti, ma letali in gruppo.
Il lavoro non fa l’uomo
Da ciò che abbiamo detto finora sembra che il maschio alfa si possa riconoscere dal suo lavoro e dal suo conto in banca (in parte è anche vero). Ma questo non basta.
Nelle ultime righe del paragrafo precedente abbiamo parlato di “animali sociali”, animali che si distinguono in particolar modo per la loro raffinata tecnica di comunicazione, il linguaggio.
Il linguaggio è l’arma più potente che l’uomo è riuscito ad inventare finora per ottenere privilegi sociali, costruire una rete sociale e… sedurre le donne. In un mondo come quello di oggi, estremamente fondato sulla comunicazione, in cui è quotidiana l’espressione dei propri pensieri e desideri attraverso piattaforme digitali, l’uso di un linguaggio efficace è più che fondamentale: è determinante.
Determina cioè il successo sociale, e ci permette di raccontarci come noi vogliamo essere; perché in fondo noi non siamo qualcosa di definitivo, direi invece che siamo quello che la gente pensa e racconta di noi, e quello che noi raccontiamo alla gente di noi stessi.
Per essere un maschio alfa, perciò, è fondamentale sentirsi maschio alfa, e far sì che gli altri ti percepiscano così. Quando, infatti, ci ritroviamo a parlare con una donna, la presenza di altri soggetti (per esempio i nostri amici) gli altri ti percepiscano così, che ci riconoscono il ruolo di leader aumenta le probabilità che l’altro sesso si senta affascinato da noi.
Cosa significa essere un leader
Infine vediamo cosa significa essere un leader. Nell’immaginario storico/narrativo la figura del leader corrisponde spesso a quella di condottiero, un uomo coraggioso che si fa carico delle responsabilità belliche o sociali e che esprima controllo e sicurezza nelle condizioni critiche.
Tuttavia, ribadiamo, i pericoli mortali si sono ridotti drasticamente e questi animali sociali non pensano più molto alla sopravvivenza, piuttosto ad una vita felice. E se l’uomo trova il suo habitat ideale nella società, allora il maschio alfa è colui che si muove con disinvoltura nelle dinamiche sociali; ma come sopra accennato le dinamiche sociali trovano il loro fulcro nelle storie che raccontiamo e che ci raccontano.
Le storie, d’altro canto, sono fatte di linguaggio: il linguaggio permette di persuadere, di far fare agli altri quello che vogliamo senza scontrarci con nessuno; il linguaggio abbindola, offre immagini del mondo o di noi stessi che possono determinare la differenza tra bello e brutto, affascinante o sgradevole, leader o subordinato.
In conclusione, cosa significa essere maschio alfa
Riassumendo le nostre varie conclusioni, definiamo che il maschio alfa oggi è questo: un mediatore, un comunicatore, un affabulatore, un uomo che sa cavarsela entro i limiti imposti dalla società, qualcuno di cui ci si può fidare, comprensivo con il prossimo… in fondo tutti cercano sicurezza e felicità; credete ancora che bastino i muscoli per essere un maschio alfa?