Gaslighting: come riconoscerlo e difendersi

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Il gaslighting è un termine che viene usato sempre più comunemente nella vita di oggi, soprattutto negli ultimi anni, e sta a indicare una situazione manipolativa in una coppia da parte di un partner nei confronti dell’altro, per acquisire una posizione di superiorità e quindi di vantaggio.

Questo genere di comportamento è socialmente inaccettabile e nei prossimi paragrafi mi impegnerò per darti una nozione generica del fenomeno e di tutte le implicazioni che ne conseguono.

Che cosa è il gaslighting?

Il gaslighting è una manipolazione mentale, quindi una forma di abuso psicologico, dove il perpetratore distorce la realtà, utilizzando le sue doti comunicative, per far sì che la vittima metta in dubbio sé stessa.

Con questa forma di violenza psicologica tutto ciò che dice il carnefice diventa la realtà e la vittima non può far altro che cadere nelle mani manipolatorie del partner, che acquisirà il pieno controllo della sua psiche e, ancora peggio, della sua vita.

Che individuo è il gaslighter?

Il gaslighter, questo il termine usato per definirlo, ha come unico scopo quello di neutralizzare l’abilità della sua vittima di poterlo criticare, assicurandosi il consenso perenne e il controllo sulla persona.

Sebbene ad un occhio superficiale possa sembrare che la questione si limiti a zittire il partner e assicurarsi che le cose vadano come vuole il carnefice, purtroppo non è così: poiché il gaslighting va ben oltre tutto questo.

In breve il partner artefice della manipolazione, vuole che la sua vittima sia d’accordo con lui per sua scelta e non perché le vien detto così, quindi questo atteggiamento risulta molto subdolo e dannoso nei confronti di chi lo subisce.

Inoltre il gaslighter ha un profilo psicologico abbastanza riconoscibile e generico: tende ad avere difficoltà nell’esprimere le emozioni e soffre di un forte senso di vulnerabilità. Non tollera disaccordi o critiche nel suo modo di vedere le cose, da qui deriva la motivazione di annichilire la vittima.

Infatti la induce a perdere fiducia in sé stessa, definendola troppo sensibile e dalla percezione della realtà difettosa. La vittima quindi non riesce a fidarsi dei suoi stessi giudizi e della sua competenza nel prendere decisioni.

Come si capisce che è gaslighting?

Perdere fiducia

Perdere fiducia

Come detto in precedenza, il gaslighting ha lo scopo di inibire la fiducia che la vittima ha di sé stessa, utilizzando l’arte manipolatoria delle parole. Ma come avviene ciò? Esistono tante tattiche ingannevoli per fare ciò e qui sotto ve ne presento alcune:

  • Negare o sminuire quanto la vittima afferma e sperimenta
  • Presentare false informazioni per confondere e disorientare

Con queste e tante altre tattiche, il gaslighter distorce la verità, minando i ricordi e la memoria della vittima, in maniera talmente convincente che la vittima stessa mette in discussione la propria sanità mentale.

Ovviamente ci sono anche frasi tipicamente utilizzate dal carnefice per avvalorare la sua tesi, eccone di sotto qualcuna:

  • Sei pazzo/a
  • Ti immagini le cose
  • Sono preoccupato/a: penso che tu non stia bene
  • Stai reagendo in modo esagerato

Come puoi vedere anche queste frasi mirano a mettere in discussione l’opinione della vittima e la percezione che ha di sé. Pertanto presta attenzione se senti una di queste frasi o percepisci questo atteggiamento da parte di una persona.

Quali sono le fasi del gaslighting?

L’atto del gaslighting si articola principalmente in tre fasi, che vi riporterò qui sotto, precedute da un primo periodo tendenzialmente piacevole, dove il perpetratore riempie la sua vittima di attenzioni e complimenti. Il suo scopo in questa prima parte è quello di raccogliere informazioni sul partner che riguardano i suoi punti deboli, per poterlo manipolare e renderlo dipendente da lui.

Da qui conseguono le tre fasi:

  • Nella prima fase avviene la distorsione comunicativa. La vittima viene destabilizzata dall’atteggiamento del gaslighter, che è alternato da momenti di totale sparizioni e silenzi, a momenti in cui si fa di nuovo pressantemente presente.

 

  • Nella seconda fase la vittima prova a difendersi da questo atteggiamento, cercando di screditare l’opinione dell’abusante. Prova ad instaurare un dialogo a più riprese, con la speranza che il carnefice cambi modo di comportarsi.
    In questa fase la vittima sente addosso il compito basilare di far cambiare atteggiamento al gaslighter grazie al dialogo e le sue capacità d’ascolto.

 

  • La terza fase è caratterizzata dalla discesa verso la depressione. La vittima si convince a ritenere che ciò che dice il perpetratore corrisponda al vero. Diventa insicura, vulnerabile e dipendente dal partner carnefice al punto da idealizzarlo in una persona dal buon cuore, che ha sempre ragione.

 

Se riesci ad individuare uno di questi comportamenti prima di essere troppo coinvolto sentimentalmente, potrai sfuggire al tuo perpetratore!

Quali sono le conseguenze del gaslighting?

depressione

depressione

Le conseguenze della vittima di gaslighting possono essere gravi e possono anche comprendere problematiche psicologiche come l’insicurezza della propria memoria, della propria percezione e addirittura della sanità mentale.

Più si rimane all’interno di questa relazione tossica, più il perpetratore si dipinge come la vittima, facendo sì che la vera vittima dubiti delle sue valutazioni e percezioni, con conseguente compromissione della fiducia nelle proprie capacità di giudizio.

Persino i ricordi personali appaiono nebulosi e costruiti, andando così a ledere l’autostima dell’individuo, fino a farlo sentire inadatto e folle.

Quindi si entra in un circolo vizioso nel quale la vittima, che si sente inferiore e incompetente, arriva a considerare l’abusante come una guida, un punto di riferimento da cui prendere ispirazione.

Infine il gaslighting può creare ansia, depressione (come detto in precedenza) e può anche sfociare in un trauma psicologico vero e proprio. Tra le altre problematiche che possono comparire c’è persino la paranoia e la dissonanza cognitiva, a causa delle manovre manipolatorie del gaslighter.

Come comportarsi in caso gaslighting?

La soluzione, se si è vittima di gaslighting, purtroppo è solo una: interrompere tutti i rapporti con l’individuo che commette questa pratica nociva. Si tratta a tutti gli effetti di una relazione tossica dal quale è bene stare alla larga!

Il consiglio per chi è troppo coinvolto sentimentalmente e non riesce a distaccarsi è quello di rivolgersi a uno specialista.

Ora sai come distinguere il gaslighting per poterlo evitare e contrastare!

Se vuoi dire la tua sul gaslighting, puoi lasciare un commento qui sotto e ricordati di condividere questo articolo su tutti i social!

Articolo di Monica Usai

 

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