Esibizioniste – A quanti di voi è capitato di avere a che fare con persone a cui piace stare al centro dell’attenzione e che cercano in tutti i modi di farsi notare dagli altri?Queste persone sembrano essere felici e appagate solo dal contatto e dall’approvazione del prossimo. Persone la cui massima soddisfazione è far parlare di sé, generare discussioni sul proprio comportamento. Persone che amano avere un pubblico, un gruppo di persone dia loro un’attenzione particolare. Abbiamo in precedenza parlato di seduzione, cioè di come suscitare l’interesse nell’altro e trasformarlo in desiderio. Ma in questo caso, citando le parole di Sergio Benvenuto “Il fine dell’atto esibizionistico non è mai quello di sedurre: tutto il piacere deriva esclusivamente dall’esibizione.”
“Esibizionismo”…Cos’è?
Secondo il dizionario italiano esistono due definizioni della parola esibizionismo:
- la tendenza a mettersi in mostra e cercare notorietà a tutti i costi
- la perversione del comportamento sessuale che consiste nel ricavare piacere dal mostrare ad altri i propri genitali
In alcuni casi l’esibizionismo sessuale è persino considerato una patologia clinica. Si può trattare di un disturbo di natura psicologica inserito nella categoria psichiatrica delle parafilie o perversioni sessuali, cioè quelle pulsioni e fantasie erotiche persistenti che causano particolare disagio in varie aree della vita di un soggetto. Perché si possa tracciare una diagnosi di esibizionismo è necessario che questa patologia si manifesti per almeno sei mesi. In questi mesi va verificato che le fantasie, gli impulsi ed i comportamenti associati causino un effettivo disagio nel soggetto. Un disagio tale da compromettere alcune aree importanti della sua vita sociale e lavorativa.
In tema di esibizionismo sessuale non c’è grande differenza tra uomini e donne. Le esibizioniste si comportano in modo simile agli uomini esibizionisti. La sola differenza è che oltre al mostrare le proprie parti genitali la donna può anche mettere in mostra il proprio seno nudo.
Esibizionismo e social network
Sebbene i social network siano nati come strumento di comunicazione, oggi vengono spesso utilizzati per mostrarsi e far vedere agli altri cosa si sta facendo. Le persone esibizioniste hanno quindi pane per i loro denti. Tali strumenti agevolano e quasi incoraggiano ad esibirsi semplicemente utilizzando il proprio smartphone.
Spinti dall’idea di sentirsi gratificati tramite un cospicuo numero di like, il rischio è quello di cadere in una vera e propria like-dipendenza. Più persone ci seguono più la soddisfazione aumenta e se ne cerca ancora, puntando a diventare virali. Questa spasmodica ricerca di approvazione è pericolosa poiché spinge a superare i limiti a tutti i costi. Tutto questo non per una qualche necessità professionale o ragionevolmente personale, ma solo per soddisfare la propria smania esibizionistica. A tale scopo ci si sente persino legittimati a mostrare attività estreme come dimostrano i casi di bullismo, razzismo o violenza più volte riscontrati soprattutto tra i più giovani.
Ma siamo davvero sicuri di essere visti?
Se tutti coloro che usano la rete e i social network sono alla ricerca di visibilità, in realtà nessuno guarda attentamente gli altri. Ciascuno è troppo concentrato su di sé. Il desiderio di farsi notare prevale nettamente sulla capacità di osservare. Si tratta del cosiddetto “narcisismo digitale” ovvero: una grandiosa percezione di sé, scarsa empatia nei confronti dei messaggi altrui, arroganza e senso di superiorità con desiderio di generare ammirazione. Come affermano Nicole Aubert e Claudine Haroche nel libro Farsi vedere: “La nostra è una società dell’esibizione dove il sapere è diventato vedere in un mondo in cui la realtà è uguale all’immaginario.”
Ne hai conosciute di esibizioniste?
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