Adulterio: cos’è e si può superare insieme?

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L’adulterio è un atto di infedeltà coniugale, dove una persona sposata inizia una nuova relazione con qualcun altro. Tutto questo avviene alle spalle del partner.

 

La parola deriva dal verbo adulterare, e indica il cambiamento e la trasformazione. Chi tradisce cambia se stesso e non può più tornare indietro. Anche se forse, oggi, non è corretto pensarla proprio così.

Perché si commette un adulterio?

Le motivazioni possono essere diverse e alla base del tradimento troviamo di sicuro l’attaccamento alla propria etica e ai propri valori. A volte ci sono situazioni molto difficili e di certo giudicare in modo indiscriminato non è corretto.

 

In generale, ogni relazione attraversa diverse fasi di sviluppo: un primo momento di passione, poi attrazione ed infine attaccamento. Sono le fasi dell’innamoramento che attraversiamo tutti ed ognuna smuove diversi ormoni:

 

  • ormoni sessuali (testosterone ed estrogeni);

 

  • serotonina e dopamina;

 

  • ossitocina.

 

Per ogni coppia i tempi e gli equilibri tra le fasi sono diversi. Può capitare che una delle due parti senta la necessità emotiva e/o fisica di riattivare altri ormoni. Quindi la persona potrebbe ricercarli in qualcuno che non sia il coniuge, soprattutto se si trovano nella fase di attaccamento e stabilizzazione del rapporto.

 

A rendere ancora più complicata la situazione, possono intromettersi altre dinamiche del matrimonio, come la mancanza di comunicazione o il vivere a distanza. Di certo, le motivazioni che possono portare ad instaurare una relazione extraconiugale sono infinite e diverse per ogni coppia.

 

Che cos’è il reato di adulterio?

reato di adulterio

reato di adulterio

 

Oggi, in Italia, quando si parla di adulterio, non lo si associa più ad un reato. Però per moltissimo tempo questo atto è stato punito a livello penale. Per esempio, era già presente nel diritto romano e per gli antichi greci, con punizioni di grado diverso in base al grado di infedeltà.

 

Nell’antica Roma, in caso di moglie adultera colta in flagranza, i famigliari avevano il diritto di porre fine alla sua vita e a quella dell’amante. In caso di sospetto tradimento, invece, veniva permesso il divorzio.

 

Nell’antica Grecia, invece, l’uomo che scopriva il tradimento poteva vendicarsi nei confronti del rivale, ma non esisteva il femminicidio. Il marito invece aveva il diritto di avere a disposizione fino a tre donne.

 

Al centro del diritto del matrimonio c’era soprattutto la componente spirituale, che si è ovviamente mantenuta nella regolamentazione della Chiesa Cattolica. Per esempio, nella Bibbia era considerato un vero e proprio peccato ed prevista la lapidazione.

 

Vale praticamente lo stesso punto di vista per l’Islam. E consideriamo che, purtroppo, le leggi religiose sono ancora osservate ed applicate in alcuni paesi islamici.

 

In Italia, l’adulterio rappresenta l’instaurazione di un rapporto extraconiugale che persiste nel tempo, mantenendo entrambe le relazioni in modo parallelo. In questo modo si lede il dovere di fedeltà previsto dal matrimonio, inteso come l’obbligo di non danneggiare la dignità del coniuge.

 

L’articolo 559 del codice penale prevedeva la reclusione a uno o due anni, sia per il coniuge adultero che per l’amante. Questo fino al 1968, quando la Corte Costituzionale lo dichiarò appunto incostituzionale.

 

Oggi assume una rilevanza solo nel diritto civile e prevede le stesse conseguenze per entrambi i coniugi, data la loro parità all’interno del matrimonio. In sostanza, rende legittimo richiedere al giudice la separazione.

Come superare il tradimento?

come superare il tradimento

come superare il tradimento

 

Sottolineiamo ancora che per adulterio si intende una vera e propria relazione extraconiugale, che si mantiene per un periodo prolungato e in parallelo al matrimonio.

 

Detto ciò, è possibile superarlo? Di certo richiede più impegno rispetto all’idea di superare un tradimento occasionale o puramente fisico. Così come il coinvolgimento emotivo sarà molto più intenso e complesso da gestire. Però sì, è possibile per la coppia superare un momento così delicato.

 

Il consiglio principale è quello di rivolgersi a dei professionisti ed intraprendere un percorso di terapia, possibilmente insieme. Sarà un percorso lungo e serviranno settimane o mesi per permettere al proprio rapporto di guarire. Così come sarà doloroso, richiedendo ad entrambe le parti di mettersi in discussione e cercare il più possibile di vedere l’accaduto con gli occhi dell’altro.

 

  • Per la persona che ha tradito

Il primo requisito per instaurare di nuovo una relazione con il proprio coniuge è la sincerità. Bisognerà saper dimostrare di essere onestamente intenzionati a tornare sui propri passi e riconquistare la fiducia del partner giorno dopo giorno.

 

Per prima cosa, sembrerà scontato, ma chiedete scusa. Chiedere perdono con sincerità per le azioni commesse è già segno di volersi impegnare per ricostruire il rapporto.

 

Per quanto difficile, si devono ammettere i propri errori: riconoscere il tradimento e comunicarlo apertamente al coniuge. Nel farlo, prestate attenzione alle sue reazioni e ai sentimenti che esprime, senza chiudervi subito sulla difensiva. Se entrambe le parti hanno intenzione di tornare insieme, in seguito avrete l’occasione di spiegare le vostre motivazioni.

 

Restate disponibili al confronto, rispondendo con sincerità alle domande che vi farà il vostro coniuge. Questo aiuterà anche voi a capire il motivo per cui avete sentito la necessità di instaurare un’altra relazione.

 

Una volta messi sul tavolo i pensieri e le emozioni di entrambe le parti, si potrà cercare un punto di incontro. In questo momento bisogna essere disponibili al cambiamento e a lavorare su se stessi, per superare i problemi della relazione. Soprattutto, in questo momento è fondamentale rispettare le scelte dell’altro, che potrebbe avere bisogno di tempo per elaborare l’accaduto.

cercare un punto di incontro

cercare un punto di incontro

 

  • Per la persona tradita

Prendetevi del tempo per voi stessi. Vi servirà per elaborare il lutto e resistere alla tentazione di voltare immediatamente pagina, trascinandovi dietro situazioni non risolte.

 

Prendendovi cura di voi stessi riuscirete a superare quel senso di abbandono e di rifiuto che sorge in una persona che è stata tradita. In questo modo potrete anche superare i sensi di colpa: l’idea di non aver fatto abbastanza o di non essere stati presenti per il coniuge.

 

Se il vostro partner è davvero intenzionato a ricostruire il matrimonio, sarà disposto ad aspettarvi. Quando poi vi sentirete pronti, verrà il momento di confrontarsi e definire le necessità e le aspettative di entrambi, rendendosi disponibili a lavorarci insieme.

 

Ricordatevi di non soffermatevi sui dettagli. Non è necessario chiedere al coniuge di raccontare ogni parte della sua relazione extraconiugale. Non vi serve saperlo e, anzi, rischia di essere controproducente, perché potreste finire con il tormentarvi ulteriormente.

 

Come potete capire, si tratta di un percorso lungo che parte dal lavorare su se stessi, fino a comprendere le esigenze dell’altro. Se riuscirete a terminarlo con successo, vi ritroverete con gli strumenti giusti per permettere la rinascita della vostra relazione.

 

Ti è capitato o conosci qualcuno che ha dovuto affrontare una situazione del genere?

Scrivici nei commenti quale pensi sia il modo migliore per affrontare un adulterio.

Articolo di Giada Clò

 

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