Sindrome di Munchausen: ecco come riconoscerla

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La sindrome di Munchausen: un via e vai tra ospedali e controlli medici senza fine. L’ansia crescente di avere sempre qualche problema di salute e più si cerca di trovare una malattia laddove non c’è, più i risultati degli esami non rilevano alcuna patologia.

 

Sembra un fenomeno piuttosto bizzarro e grottesco ma imparerai nei prossimi paragrafi che con questa sindrome non c’è proprio da scherzare.

Qual è la differenza tra sindrome e malattia?

Per capire al meglio l’essenza della sindrome di Munchausen è obbligatorio fare un distinguo tra sindrome e malattia. La malattia presenta numerosi sintomi e segni di caratura generale e specifici della patologia che viene diagnosticata.

 

Questi segni vengono tutti mostrati nel nostro corpo sia esternamente che internamente, andando a minare il corretto funzionamento del nostro organismo. Pertanto è necessario che la malattia che affligge il corpo venga riconosciuta grazie a questi sintomi, in maniera tale che i medici possano somministrare una giusta cura.

 

La sindrome invece è sì accompagnata da vari sintomi ma questi di fatto non trovano riscontro in nessuna delle patologie riconosciute, facendo così cadere il paziente in una ricerca infinita della diagnosi e quindi della cura.

 

Una ricerca che, nel caso specifico della sindrome di Munchausen, non ha mai fine, poiché viene fatta con intenti errati, nel tentativo di ricevere attenzioni mediche.

Che cosa è la sindrome di Munchausen?

Sindrome di Munchausen per procura

Sindrome di Munchausen per procura

Dunque nello specifico la sindrome di Munchausen è una patologia psichiatrica che induce chi ne soffre a inventare malattie per avere attenzioni mediche.

 

Come detto in precedenza, il paziente si ritrova quindi in una spirale di visite e controlli medici alla ricerca di attenzioni, senza effettivamente fare i conti con la triste realtà: ovvero che soffre di un disturbo psicologico che ha bisogno di un specialista in ambito psicologico.

 

Quindi coloro che soffrono di questa sindrome, cercano disperatamente un contatto con i medici arrivando talvolta a simulare o addirittura riprodurre i sintomi di una malattia, anche procurandosi degli infortuni.

 

Attenzione però a non banalizzare la faccenda: è pur sempre vero che si tratta di un comportamento scorretto ma è pur sempre vero che il paziente non si rende conto di quello che sta commettendo.

 

Ovviamente questa sindrome non deve essere confusa con l’ipocondria, poiché chi soffre di quest’altra patologia crede davvero di avere una qualche malattia.

 

Questa sindrome prende il nome dall’omonimo barone tedesco Münchhausen vissuto nel XVII secolo, famoso per la sua tendenza a raccontare gesta inventate e inverosimili.

Come si riconosce la sindrome di Munchausen?

Riconoscere la sindrome di Munchausen può essere molto complesso per gli specialisti del settore medico, poiché si tende sempre a credere a tutto ciò che il paziente lamenta.

 

Una possibilità per individuarla è che il paziente affetto dalla sindrome dica cose incoerenti che contrastano in maniera netta con le indagini cliniche preliminari.

 

Ci sono anche degli elementi che possono dare indizi sulla presenza della sindrome:

 

  • ricoveri frequenti in ospedale

 

  • sintomi che peggiorano alla comunicazione delle dimissioni

 

  • desiderio e richiesta di screening ulteriori anche con metodi invasivi

 

  • richiesta prematura di intervento chirurgico

 

  • il paziente si rivolge a ospedali diversi

 

  • il paziente è contrario che il medico parli con terzi

 

  • richiesta di ricorso a terapie al bisogno.

 

Tutti questi indizi compongono un quadro psicologico da non trascurare e sono la perfetta descrizione di un paziente malato di sindrome di Munchausen.

Come trattare la sindrome di Munchausen?

Le visite frequenti

Le visite frequenti

Dopo che il team medico ha valutato la possibile presenza della sindrome di Munchausen nel paziente, il prossimo passo è quello di far fare al paziente in questione una valutazione psichiatrica anche se non sempre è possibile fare una diagnosi certa.

 

In attesa di questa diagnosi, lo staff deve impegnarsi per trattenere il più a lungo possibile il malato. I medici e infermieri che prendono questo incarico devono continuare ad assistere il malato per evitare che abbandoni l’ospedale.

 

Non devono riferirgli dell’ipotesi della sindrome ancora non diagnosticata e ovviamente devono cercare di reperire quante più informazioni possibili sull’individuo per cercare di delineare maggiormente il profilo psicologico del paziente in questione.

 

Una volta che la diagnosi è stata confermata tutto quello che si può fare infine è affidare il paziente alle cure dello psichiatra. Ovviamente per ogni percorso psicoterapeutico la volontà di guarire del paziente è la chiave determinate per avere successo.

Che cosa è la sindrome di Munchauser per procura?

L'abuso del minore

L’abuso del minore

Della sindrome di Munchauser esiste un’altra forma: quella per procura. In sostanza è una forma di abuso inflitta da un genitore o un tutor al pargolo, simulandone o provocandone una malattia.

 

Come per la malattia originaria, il genitore lamenta dei sintomi inesistenti nel bambino, arrivando persino a provocarglieli, in maniera tale che il bimbo si convinca di essere malato.

 

Le pratiche per creare questo quadro clinico disturbante sono molteplici e qui sotto ve ne lascio qualcuna:

 

  • scaldare il termometro per simulare la febbre

 

  • mistificare il quadro clinico del piccolo paziente e falsificare persino i documenti clinici e i referti

 

  • aggiungere sangue o glucosio nei campioni di feci e urine prima di sottoporli ad analisi

 

  • somministrare farmaci lassativi per provocare la diarrea o altri generi di farmaci per provocare danni gravi

 

  • ridurre l’alimentazione del bambino per farlo diventare malnutrito

 

  • iniettare materiale infetto per provocare febbre e sintomi di setticemia

 

Purtroppo ci sono stati casi di morte tra i bambini che hanno subito questo maltrattamento. Anche perché coloro che in teoria avrebbero dovuto provvedere alla preservazione di questi bambini hanno invece riportato il falso davanti ai medici, i quali non hanno potuto notare che in realtà dietro i sintomi di questi pargoli si nascondevano dei genitori capaci di tutto pur di ottenere la loro attenzione.

 

Sebbene in questo caso la diagnosi della sindrome di Munchauser del genitore passa in secondo piano, il compito del medico è accertarsi che ciò che dice l’adulto in questione corrisponda al vero, cercando di estromettere il genitore dai controlli e dalle analisi, consultando opinioni terze da parte di altri componenti della famiglia e raccogliendo l’intera storia clinica del bambino insieme ad altre informazioni come:

  • la frequenza delle visite

 

  • il numero dei medici consultanti

 

  • le svariate diagnosi ipotizzate riguardo i sintomi riferiti

 

  • le molteplici dimissioni effettuate contro il parere medico

 

È utile ricordare che questo atteggiamento è una violenza nei confronti di un minore ed è punito penalmente.

 

Ora conosci tutte le sfaccettature della sindrome di Munchausen che può trasformarsi da una patologia psicologica a una vera e propria forma di abuso. Grazie questa guida però sono sicura che d’ora in poi cercherai di prestare attenzione per riconoscere questi atteggiamenti!

Se vuoi dire la tua sulla sindrome di Munchausen lascia pure un commento qui sotto e aiutaci a diffondere consapevolezza su questa patologia condividendo l’articolo su tutti i tuoi social!

Articolo di Monica Usai

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