Se cerchiamo online la definizione di bikers troveremo: “gruppo di persone che pratica una delle diverse competizioni sportive che prevedono l’uso della motocicletta” oppure “motociclisti fanatici di motori”, la verità è che essere bikers è un vero e proprio stile di vita, una filosofia da abbracciare e condividere con altri fratelli della strada, fatta di supporto, rispetto e fratellanza.
Dove nascono i Bikers?
Correva il 4 luglio del 1947 quando nella cittadina di Hollister in California, durante un raduno di motociclisti alcuni gruppi ospitati senza alcun apparente motivo iniziarono a mettere in subbuglio la città. Le risse coinvolsero per la maggiore i centauri che in preda all’alcool diedero sfogo alla loro eccitazione.
Pare che il motivo scatenante di questa rivolta fu il divieto di partecipare al raduno per alcuni gruppi, solo l’intervento della polizia proveniente anche da altre contee limitrofe riuscì a placare la situazione.
La stampa diede enorme importanza all’accaduto tanto che l’American Motorcyclist Association si vide costretta a diffondere un comunicato in merito ai fatti avvenuti. L’A.M.A. prendeva le distanze dagli eventi dichiarando che il 99% dei motociclisti fossero brave persone rispettose della legge e che purtroppo esisteva quell’1% che si distaccava dal gruppo e veniva definito “fuorilegge”.
Tutti i club affiliati all’A.M.A. portavano sulla schiena una back patch, la cui forma era del tutto libera, contenete il nome del club, il logo vero e proprio e la località di provenienza.
Da quel momento in poi alcuni membri di diversi gruppi iniziarono ad utilizzare come proprio simbolo l’1% cucito in un rombo e a farsi chiamare Onepercenters proprio per identificarsi in questa nuova categoria di combina guai.
Il primo a mettere in atto quest’idea fu Sonny Barger, presidente della sezione di Oakland degli Hells Angels, che convocò una delle prime riunioni di tutti i gruppi di bikers fuorilegge nel 1959 al fine di costituire un unico gruppo di ribelli contro l’A.M.A.
Che vuol dire essere bikers?
Non basta guidare una motocicletta per potersi definire un bikers, per poter meritare tale appellativo bisogna rispettare alcune “regole” ma soprattutto avere determinati ideali.
Il proprio bolide deve diventare una parte integrante della propria vita, quasi un’estensione di se stessi, bisogna desiderare la libertà e sapere di ottenerla solo in sella alla propria moto, ma soprattutto è necessario far parte di una banda di motociclisti, perché alla base della filosofia del bikers c’è il concetto di fratellanza.
È importante circondarsi di persone con cui condividere la propria passione e con cui macinare km, sapere che ci sarà sempre qualcuno legato a te non da un legame di sangue ma da un rapporto di reciproca fiducia e sostegno.
Perché essere un bikers vuol dire provare sentimenti forti di fratellanza e rispetto, ma soprattutto sentirsi onorati nell’indossare i simboli del club di appartenenza.
Come si salutano i bikers?
Sotto il nome di Biker Wave viene identificato il famoso saluto che si scambiano i motociclisti quando si incontrano per strada. Un semplice gesto che significa: “Ciao fratello a due ruote. Stai sicuro sulla strada.”, simbolo universale di amicizia e comunità.
Leggenda narra che questo gesto sia nato nel 1904 quando Arthur Davidson e William Harley, i padri fondatori dell’Harley-Davidson, si incontrarono per strada in sella alle loro moto, si riconobbero e semplicemente si salutarono in questo modo.
Nei primi del Novecento erano poche le motociclette che circolavano, così l’aneddoto di questo momento tra amici si sparse in fretta tra gli amanti delle due ruote e da allora divenne molto popolare questo tipo di saluto nell’ambiente.
Come fare il Biker Wave?
Questo tipo di saluto è molto semplice da replicare, basta lasciare il manubrio con la mano sinistra e aprire il braccio verso il basso, con l’indice e il medio aperti a V, questo sta a significare che bisogna tenere i due pneumatici a terra, così che ogni motociclista che si incontra dica all’altro di guidare con prudenza.
Esistono anche altri modi per salutarsi tra bikers come ad esempio lampeggiarsi, alzare semplicemente la mano o il pugno chiuso con il pollice in alto, annuire con il casco o sporgere una gamba. Per scegliere il saluto adatto bisogna sempre valutare la situazione ed eventuali rischi nel compiere qualche gesto che implichi il muoversi più del dovuto su di un mezzo a due ruote, la prudenza non è mai troppa.
Film sui bikers
Personaggi così affascinanti e curiosi non potevano di certo non catturare le attenzioni dei migliori registi cinematografici. Con il loro fare da ribelli e con il sogno di inseguire la libertà hanno rapito l’attenzione di milioni di spettatori seduti nelle sale cinematografiche, ecco alcuni film da vedere assolutamente per capire al meglio il loro stile di vita:
- Il Selvaggio con Marlon Brando
- Gioventù Bruciata con James Dean
- Il Cantante Del Luna Park con Elvis Presley
- Easy Rider con Jack Nicholson
- Cry Baby con Johnny Depp
- The Bikeriders con Tom Hardy
Stivali da bikers
Alcuni tratti dell’abbigliamento dei bikers sono inconfondibili, c’è una sorta di regolamento che impone determinati capi per essere riconoscibili anche ad un miglio di distanza, oltre al classico giubbino di pelle personalizzato abbiamo gli stivali da biker più comunemente conosciuti come biker boots.
La storia di questi stivali va di pari passo con la nascita dei motociclisti dato che sono stati progettati per loro, realizzati con una robusta costruzione e una suola antiscivolo per favorire una guida sicura. Con il passare del tempo questo tipo di calzatura ha fatto breccia nel cuore di tutti tanto da diventare un must have nel mondo della moda classificandoli come un simbolo di ribellione e di singolarità.
Diventare un biker è una scelta che può migliorare la vita, può aiutare a trovare ciò che si sta cercando da tempo. È una decisione che ti porta a viaggiare in compagnia ma anche con te stesso, una volta indossato il casco e iniziato il viaggio lungo la strada si può trovare un equilibrio, l’indipendenza e la libertà, ma si può anche scoprire una maggiore premura nei confronti di se stessi e degli altri, guidare non è mai uno scherzo e bisogna sempre prestare la massima attenzione.
Entrare a far parte di un club di bikers può essere la spinta in più che serviva per uscire dalla comfort zone e fare nuove amicizie.