Il rapporto completo per molte persone rappresenta la vera essenza dell’Amore.
Magari di recente ti è capitato di conoscere una persona e di voler approfondire la vostra relazione, dando spazio alla fisicità; ma prima ci sono dei dubbi che hai bisogno di chiarire, perché il sesso è una cosa seria e prima di inciampare in sorprese inaspettate è opportuno levarsi di torno ogni incertezza.
Ci sono diversi motivi per cui gli esseri umani si uniscono fisicamente nell’atto della copulazione, ma i due più gettonati sono di certo: concepire una nuova vita o semplicemente come pratica fine a se stessa, utile per trarne godimento, come anche del semplice divertimento.
Procreare è sicuramente lo scopo più nobile per cui si fa sesso, ma questo non toglie che anche l’aspetto più ludico e leggero di questa pratica sia importante, per questo ci sono diversi aspetti da tenere a mente.
Che cos’è un rapporto completo?
Con rapporto completo si intende un atto sessuale con penetrazione, che si concluda con l’eiaculazione maschile, in parole povere: “è il pacchetto completo per concepire una nuova vita”.
Per chi desidera avere dei figli è indispensabile, ma non sempre si ha questa intenzione quando si pratica del sesso.
Certo, ci sono pratiche che non comportano la penetrazione e che comunque risultano molto divertenti, ma il desiderio a volte è così grande da non saziarsi fino a quando due persone non si sono possedute in tutto e per tutto.
Cosa fare in questi casi? Ci sono dei modi per non dover dare alla luce un figlio ogni volta che si ha un rapporto completo? E a cosa bisogna stare attenti?
Metodi contraccettivi. Prima di tutto la sicurezza
Lasciando perdere l’antica pratica del cosiddetto “salto della quaglia”, detta anche “retromarcia” o “coito interrotto” o “tauromachia”, ovvero il rapporto non protetto con eiaculazione esterna, il quale ha una percentuale di fallibilità altissima, esistono in commercio anticoncezionali sia per lui che per lei.
Questi mezzi vengono usati per prevenire la gravidanza, quindi non fanno parte di questa categoria le pratiche usate dopo che la fecondazione è già avvenuta. Anche se comunque alcuni metodi di contraccezione si possono usare dopo il rapporto sessuale, come la “pillola del giorno dopo” o la “pillola dei 5 giorni dopo”, queste medicine sono cure ormonali, che non devono essere utilizzate con leggerezza, in quanto non ripetibili più di un certo numero di volte e che possono avere effetti collaterali.
È quindi sempre meglio prevenire che curare; inoltre per chi non vuole avere sorprese inaspettate ci sono diverse soluzioni, prima ancora di dover ricorrere ad un intervento in extremis.
Ci sono i metodi anticoncezionali utilizzati prima del rapporto sessuale, come ad esempio i contraccettivi ormonali (pillola), i quali agiscono impedendo l’ovulazione femminile. Inoltre questi medicinali hanno un’ulteriore utilità, ovvero quella di prevenire i tumori delle ovaie e dell’endometrio.
Oppure esistono anche dispositivi intrauterini, che impediscono la risalita degli spermatozoi verso l’ovocita.
Un’altra categoria di contraccettivi utilizzabili in un rapporto completo sono quelli cosiddetti “di barriera”.
L’efficacia di questi metodi è direttamente proporzionale alla correttezza del loro utilizzo, ma se usati adeguatamente garantiscono un’elevata percentuale di sicurezza.
Il condom, detto anche profilattico o preservativo, è uno dei sistemi più diffusi e pratici per scampare alle gravidanze indesiderate, inoltre garantisce un’adeguata copertura dalle malattie sessualmente trasmissibili.
Sempre a questa categoria appartiene il diaframma (o preservativo femminile), le cui funzioni sono molto simili a quello maschile, ma meno efficaci.
Inoltre ci sono scuole di pensiero che valutano anche la pratica del rapporto durante il ciclo mestruale come metodo anticoncezionale, tuttavia questo discorso è meno semplice di quello che si può pensare.
Il rapporto completo protetto: pillola, preservativo e diaframma
Avere un rapporto completo protetto è sicuramente vantaggioso per chi non vuole rischiare una gravidanza inattesa. Certo, l’astinenza – usavano dire gli antichi – è l’anticoncezionale più sicuro, ma l’essere umano non vive di solo pane e nell’ultimo secolo si sono fatti passi da gigante sotto questo punto di vista.
- In commercio si possono trovare varie tipologie di pillole contraccettive, che, se usate con puntualità e quotidianamente, hanno un’efficacia nel 99% dei casi. Percentuale che scende drasticamente al 91% dimenticandosi di assumerla anche solo per un giorno. Queste medicine sono da prendersi previa visita ginecologica, perché ogni organismo è differente e non tutti questi medicinali sono assumibili universalmente. Chi utilizza la pillola contraccettiva può avere rapporti non protetti abbastanza in sicurezza, ma attenzione ai rapporti occasionali, perché non previene le malattie sessualmente trasmissibili.
- Al contrario il preservativo ha un’efficacia del 99.9% sia contro le malattie veneree che contro le gravidanze indesiderate. È sicuramente uno dei metodi più diffusi, pratici e semplici, tuttavia la sua potenzialità è spesso sprecata per via dell’utilizzo errato che se ne fa.
- Il diaframma (preservativo femminile) infine è il metodo contraccettivo con il tasso di fallibilità più elevato (dal 6 al 16%) e non offre alcuna copertura contro le IST (malattie sessualmente trasmissibili). Consiste in una sorta di coppetta da inserire all’interno, come copertura per l’imbocco dell’utero. Richiede molta precisione nel posizionamento, nonché un particolare occhio di riguardo nel suo utilizzo.
Avere un rapporto completo con il ciclo previene le gravidanze inattese?
Assolutamente no, avere un rapporto completo con il ciclo non previene le gravidanze inattese. Ci dispiace per gli amanti dello “splatter”, ma purtroppo anche in quel periodo si può rimanere incinta. Nonostante le possibilità siano inferiori, sono ben lontane dal toccare lo 0 o anche solo sfiorarlo.
Nonostante si sappia che il ciclo di ovulazione femminile abbia dei giorni più fertili e altri meno, nessuna o comunque pochissime donne hanno un ciclo così regolare da poter avere la certezza di essere nei giorni “sterili”.
Certo esistono calcoli che si possono provare a fare per capire quali siano i periodi meno fecondi, ma la certezza matematica è ben lontana dall’essere raggiunta.
È sempre dunque meglio usare la testa quando si decide di avere un rapporto sessuale completo, per evitare l’insorgere di problematiche a posteriori. Siamo tutti d’accordo che il sesso sia tra le attività più divertenti e piacevoli praticate dall’essere umano. Tuttavia bisogna sempre essere coscienti, informati e preparati, perché anche le più belle rose hanno le loro spine e sarebbe meglio evitare di pungersi.
Quindi, se ti stai preparando ad avere un sano e bel rapporto completo, spero che questo articolo possa esserti stato di aiuto.
Com’è stata la tua esperienza di rapporto sessuale completo? Raccontaci le tue impressioni nei commenti!
Articolo di Renato M.G. Sarlo