Tristezza benefica? Sì, anche lei può essere utile! Le emozioni sono il bello della vita, sono fondamentali per le persone. Ogni emozione è importante, lo è anche la tristezza. Tutti l’abbiamo provata nella vita, probabilmente più volte e per ragioni diverse. Anche se solitamente è ritenuta un’emozione negativa è in realtà utile a regolare alcuni comportamenti umani.
Come si manifesta
La tristezza è una delle sei emozioni di base o primarie insieme a gioia, sorpresa, paura, rabbia e disgusto.
Si manifesta quando si sente una mancanza o un sentimento di privazione. E’ un’emozione che arriva in seguito a una serie di eventi molto spiacevoli, che influenzano negativamente l’umore e per i quali non si riesce a individuare nessuna possibile soluzione al punto che, in alcune occasioni, si abbandona la speranza e la voglia di reagire.
Questo stato d’animo è associato a sensazioni negative di pena e dolore, disagio e frustrazione, tormento e malinconia. Si prova quando si perde qualcosa o qualcuno a cui si è legati, in seguito alla perdita di una persona cara, per la fine di una storia d’amore, a causa di una separazione, oppure in reazione a fallimenti di varia natura e molto altro ancora. Si può arrivare ad essere talmente tristi da sentirsi depressi, ma depressione e tristezza sono due cose ben distinte.
Differenza tra tristezza e depressione
In genere la tristezza è temporanea e si risolve da sola senza bisogno di cure specialistiche. La sua durata è variabile, può passare velocemente come durare per un certo tempo. Questo stato emotivo risulta essere “normale” finché non prevale su tutto il resto. Una delle possibili conseguenze di una tristezza intensa è la depressione, un disturbo clinico dell’umore che persiste e, se non curato opportunamente, può durare a lungo. I sintomi con cui si presenta possono essere: diminuzione di interesse o piacere per tutte le attività a cui ci si dedica, sensazioni di inadeguatezza, tendenza al pianto e al lamento, riduzione dell’autostima, sensi di colpa e bisogno di auto-punizione.
La depressione è una patologia psichica che rientra nella categoria dei disturbi dell’umore, capace di alterare il proprio umore al punto da creare profondo disagio e difficoltà nella vita quotidiana, incidendo negativamente anche sulle relazioni sociali. Per uscire dalla depressione è sempre necessario ricorrere all’aiuto di uno specialista. Ma senza arrivare agli estremi, un periodo triste può essere anche sano. Scopriamo insieme perché.
Perché è un’emozione utile
La tristezza è un’emozione che, se ben gestita, avverte che qualcosa nella vita sta cambiando. Questo cambiamento talvolta non è facile da affrontare. Per quanto l’umore triste sia spiacevole e negativo ha comunque una sua utilità e funzione: portare a riflettere su ciò che sta accadendo e focalizzare l’attenzione su ciò che crea malessere. Passaggio fondamentale per elaborare gli eventi e rigenerare sé stessi. Ponendosi nella condizione di accogliere la tristezza accettandola per quello che è, si sarà anche in grado di trarne beneficio.
I benefici
- Passaggio di crescita
Assodato che è una risposta normale e sana alle situazioni che fanno soffrire, ha però anche una funzione adattiva ed evolutiva che induce a fermarsi e riflettere sul senso di quello che accade. Sentirsi tristi dopo un avvenimento negativo permette di rivedere quell’esperienza, riflettere e trarne insegnamento. Per arrivare ad una autentica accettazione degli eventi dolorosi è necessario attraversare delle fasi emotive. É proprio vivendo ed esperendo anche una fase di debolezza emotiva, ricca di sentimenti tristi, che si riesce ad arrivare a una serena accettazione ed un’autentica evoluzione.
- Verificare le fonti di sostegno e consolazione
É nei momenti più bui della vita che risultano più evidenti le persone di cui poterti effettivamente fidare. Se hai un umore triste è probabile che le persone intorno a te (i familiari, il partner, gli amici, ma a volte anche gli estranei) si attivino per portarti aiuto e conforto. È quindi un mezzo importante anche per verificare quali siano i più validi supporti.
- Comprendere meglio le debolezze degli altri.
Aver vissuto esperienze negative che hanno portato a vivere stati di infelicità e sofferenza acuisce la capacità di provare empatia verso la sofferenza altrui. La si riconosce, identifica, e si è più attenti a fornire i migliori suggerimenti per affrontare i momenti difficili.