Autolesionismo – Perseveranza o autolesionismo? A volte non è facile capire quando salvare una relazione e quando invece staccare la spina. Il tira e molla può diventare un tunnel di sofferenza di cui a volte non si vede la fine. Per non parlare di quando l’incubo si ripete di storia in storia, al punto da chiedersi: ma perché capitano tutti a me? Allora come fare a capire quando la nostra perseveranza si trasforma in autolesionismo? Scopriamolo insieme!
Chi la dura la vince?
È vero: spesso in amore la perseveranza premia. A volte è in grado di ricucire rapporti che sembravano finiti e riaccendere passioni ormai raffreddate. Se credi davvero in una storia è giusto provare il tutto per tutto per riconquistare il partner. Ma quando questa diventa solo sofferenza, continue delusioni e frustrazioni, puoi ancora chiamarla perseveranza o è diventato autolesionismo? Sei proprio sicuro che chi ti procura tanto dolore sia in grado di regalarti la felicità e la serenità di cui hai bisogno? La prima regola per non diventare autolesionista è dare il giusto valore a sé stessi.
Ma quand’è autolesionismo?
Vedere l’autolesionismo negli altri è facile. Quando si tratta di noi, però, individuare il confine a volte labile tra perseveranza e autolesionismo può essere davvero difficile. I segnali che sei vittima di una relazione tossica possono essere tanti, se impari ad ascoltarti. Tra questi irritabilità e senso di inadeguatezza sono sicuramente indice di qualcosa che non va nel rapporto. Ma è importante prima di tutto stabilire se questi sentimenti dipendono solo dalla tua insicurezza o dal partner. Se ti rendi conto che sono aumentati da quando state insieme, che le tue esigenze vengono sempre dopo, che tutte le tue energie vengono spese in una storia che non ti dà niente in cambio, allora ti stai solo facendo del male.
Perché capitano tutti a me?
L’autolesionismo in una storia è già abbastanza brutto. Riviverlo nuovamente quando si pensava di aver finalmente voltato pagina diventa straziante. A volte sembra quasi sia il destino ad accanirsi su di noi, o quella famosa “calamita interna” che attrae sempre la persona sbagliata. Ma siamo sicuri sia un caso? In realtà forse è proprio il tuo subconscio che continua a cercare sempre lo stesso tipo di partner: quello che poi ti farà soffrire! Arrovellarsi troppo non fa bene, ma capire cosa non ha funzionato in una storia può sicuramente aiutarti per quelle future. Capire cosa ti piaceva e cosa invece ti ha fatto soffrire del tuo partner può essere utile per rompere la catena di autolesionismo ed essere pronto a conoscere persone (davvero) nuove!
Come guarire dalle ferite?
Prendere tempo per sé stessi è il primo passo per permettere alle ferite di rimarginarsi ed è anche il momento chiave per prendersi cura di sé. Le delusioni sentimentali hanno bisogno di essere metabolizzate nel modo giusto per potersi migliorare senza abbattere la propria autostima. Riflettere su cosa è andato storto non significa girare il coltello nella piaga delle ferite sentimentali, ma deve essere un modo per ridare valore a quello che sei e capire di cosa hai bisogno. Nel frattempo, mens sana in corpore sano! Niente aiuta morale e autostima come prendersi cura del proprio corpo, fare sport ma anche rilassarsi e divertirsi. Con il tempo e le dovute attenzioni sarai finalmente libero dal vortice dell’autolesionismo e pronto a trattarti come meriti.